Da tempo è invalsa la prassi, nelle Istituzioni Scolastiche, di richiedere alle famiglie, all’atto dell’iscrizione, il versamento di contributi volontari, quasi sempre senza fornire una chiara e trasparente informazione sulla destinazione e utilizzo delle somme acquisite.
Già in passato il Miur, avendo rilevato che i contributi "volontari" venivano trasformati in "obbligatori", anche su sollecitazione sindacale, era intervenuto (cfr. Note n. 312/2012 e n. 593/2013) per impedire comportamenti in contrasto con la normativa.
Cisl Scuola Lombardia, a fronte del diffondersi di notizie del ripresentarsi di analoghe situazioni, invita a rileggere le Note ministeriali citate che richiamano:
- la gratuità dell’offerta formativa curricolare e di quanto ad essa connesso (fotocopie, materiali didattici, ecc.),
- la possibilità di richiedere rimborsi per spese sostenute per conto delle famiglie (ad es. assicurazione individuale degli studenti),
- il divieto di richiedere contributi per il funzionamento ordinario e amministrativo della scuola,
- la possibilità di richiedere contributi, per interventi di ampliamento dell’offerta formativa, solo ed esclusivamente su base volontaria.
Cisl Scuola Lombardia, nel contesto economico che si sta vivendo, ritiene che l’attenzione ai problemi delle persone che frequentano le scuole statali richiede una maggior prudenza nell’assunzione, da parte dei Consigli di Istituto, di delibere riguardanti la richiesta di contributi volontari.
In ogni caso Cisl Scuola Lombardia non può accettare che tali contributi diventino, con modalità diverse, obbligatori, in palese violazione delle norme di legge fino al punto di pregiudicare il diritto allo studio costituzionalmente garantito.
Cisl Scuola Lombardia sollecita vivamente tutti i Dirigenti Scolastici, e in particolare quelli aderenti a Cisl Scuola, a farsi parte attiva nel rispetto della norma e a garanzia dei diritti dei cittadini.